La sindrome dell’intestino irritabile o IBS (Irritable Bowel Syndrome) rappresenta uno dei disturbi funzionali
più diffusi del tratto gastrointestinali. Tale condizione non è attribuita a cause organiche, che possano
giustificare l’intensità dei disturbi provati.
La maggior parte dei casi si verifica nelle donne, tra i 20 e i 30 anni, appartenenti ai paesi industrializzati.
Generalmente una terapia antibiotica attuata per un’infezione intestinale rappresenta una delle principali
cause scatenanti la sindrome (sindrome dell’intestino irritabile post infettiva).
Un’alterazione della flora batterica intestinale potrebbe essere causa dell’alterazione dell’alvo, comportando
l’insorgenza di stipsi o diarrea, associate a meteorismo e a forti dolori addominali.
Tra i sintomi più comuni rientrano invece dolori e crampi addominali, meteorismo, stitichezza e diarrea.
Lo stress peraltro può contribuire ad accentuare tale sintomatologia, la quale può svanire dopo l’evacuazione o
aumentare a fine pasto, data la difficoltà degli enzimi digestivi a metabolizzare gli alimenti ingeriti,
scatenando ulteriori disturbi, quali, reflusso gastrico, eruttazioni e borborigmi.
Per quel che concerne le condizioni legate all’IBS rientrano:
- disturbi cronici persistenti da più di tre mesi (dolore addominale e meteorismo) riconducibili a
- meteorismo e disfunzioni dell’alvo (diarrea, stipsi o alvo stiptico-diarroico);
- peggioramento della qualità della vita
- possibili stati d’ansia, depressione, insonnia, sindrome da stanchezza cronica, mal di testa,
- fibromialgia e disturbi mestruali
La diagnosi dell’IBS viene stabilita sulla base del quadro sintomatologico specifico; nell’anamnesi infatti può
essere richiesto:
- dove è localizzato il dolore e in quali situazioni si manifesta
- se si soffre di stipsi o di diarrea
- se il dolore è conseguente all’ingestione di determinati alimenti
- se sussistono altri sintomi (dolori muscolari o articolari, acidità gastrica, febbre, tracce di sangue
- nelle feci, dimagrimento)
- se si sta attraversando un periodo stressante
- se si è affetti da altre patologie (malattie infiammatorie croniche intestinali associate a diarrea)
Esistono dei rimedi per l’IBS, soprattutto legati alla correzione delle proprie abitudini alimentari, evitando
cibi difficilmente digeribili, come verdure fibrose (verdure a foglia larga e brassicacee), che causano
fermentazione con conseguente gonfiore.
Tra le sostanze che possono contribuire beneficamente rientrano:
- l’olio di menta piperita e di lavanda con effetto rilassante
- la camomilla, il coriandolo, la melissa ed il calamo con azione calmante a livello intestinale
- la papaia con effetto distensivo in grado di ridurre il meteorismo
- i semi di lino, lo psillio e la crusca stimolano il transito intestinale in caso di stipsi
- il riso, le patate e l’avena assorbono molta acqua e riducono episodi diarroici
- il cumino, il finocchio e l’anice alleviano il meteorismo
Tra i consigli utili per convivere con la sindrome dell’intestino irritabile rientrano: