“Una pianta pioniera e capace di sopravvivere in qualunque condizione, l’Olivello spinoso raccoglie le forze del sole nelle sue bacche color arancio vivace, vere tesori ricchissimi di sostanze vitali: l’altissimo contenuto di vitamina C e del prezioso olio polinsaturo contenuto nel seme e nella polpa (fonte: Macrolibrarsi)”.
L’olivello spinoso, Huppophae rhamnoides, è un arbusto ramificato definibile come un vero e proprio campione di vitalità e resistenza, dato che è in grado di crescere in aree desertiche ed ostili.
Si distribuisce lungo le aree costiere atlantiche dell’Europa fino ad arrivare nell’Est della Cina.
La sua crescita necessita della presenza del sole, per cui le bacche di colore rosso arancio brillante (frutti dell’arbusto), assorbendo l’intensa radiazione solare, diventano un vero e proprio concentrato di vitamine e sostanze attive vegetali.
Anticamente si riteneva che l’olivello spinoso fosse una pianta velenosa. In realtà la fitoterapia moderna ne riconosce le molteplici proprietà legate alla rivitalizzazione del nostro sistema immunitario.
In passato le preparazioni a base di foglie e fiori di questa pianta venivano indicate in caso di gotta, reumatismi e affezioni a livello cutaneo, mentre l’uso dei frutti era indicato come lassativo.
Attualmente gli sono riconosciute le seguenti proprietà:
- ricostituente nei casi di inappetenza e/o carenze nutrizionali
- tonificante, consigliato in periodi di astenia, stress e affaticamento
- immunostimolante e immunomodulante: rafforza le difese immunitarie, lenisce raffreddore e febbre
- antisettico e cicatrizzante: allevia infiammazioni del cavo orale, gengiviti, ulcere gastriche e altre infezioni dell’apparato digerente
- lassativo, consigliato in caso di stipsi
- antiossidante, con azione anti-age, utile a contrastare i danni dei radicali liberi
- vasoprotettore, adatto per contrastare la fragilità capillare
Le foglie sono ricche in terpeni e tannini. I frutti invece, presentano un’elevata percentuale di vitamina C (quasi fino a 700mg di acido ascorbico per 100g di parte edibile), flavonoidi, terpeni e pectine. Il potere antiossidante della vitamina C agisce, quindi, in maniera sinergica con i betacaroteni e la vitamina E (tocoferoli) presenti.
L’olio estratto dai frutti contiene acidi grassi insaturi, in particolare acido linoleico (serie omega 6) e acidi organici come l’acido citrico, malico, e ossalico, nonché vitamina E. Esso funge pertanto da ottimo rigenerante e antiossidante anche per uso topico, rivitalizzando soprattutto le pelli secche per la presenza di tali importanti nutrienti.
Le attività antisettica e cicatrizzante, esplicate in particolare nel sistema gastrointestinale, si pensa siano attribuibili alla frazione lipidica presente sulla buccia esterna del frutto e alla presenza di flavonoidi che altresì sono dotati di azione antiperossidativa (ovvero contrastano i processi di perossidazione a carico delle membrane delle cellule preservandole dal danno ossidativo).
È possibile assaporare una spremuta fresca a base di bacche di livello spinoso, o molto più frequentemente utilizzare estratti idroalcolici, o estratti oleosi incapsulati e titolati, facendo riferimento al dosaggio indicato dal singolo produttore.
Tra le controindicazioni, si consiglia di non utilizzarlo in caso di calcolosi renale, in quanto la presenza di vitamina C potrebbe favorire l’escrezione degli ossalati, con conseguente aggravamento della patologia.
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