Il caffè è una bevanda ampiamente consumata e gradita, secondo diverse preparazioni, in tutto il mondo.
Secondo i dati dell’Institute For Scientific Information On Coffee, diffusi in Italia dal Consorzio promozione caffè, la maggior parte dei consumatori abituali non è a conoscenza che può ridurre del 25% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e del 27% di ammalarsi di Alzheimer.
I vantaggi sulla salute sono legati alla presenza nei chicchi di caffeina e di composti fenolici, come gli acidi clorogenici, in grado di esercitare un effetto antiossidante e antinfiammatorio su organi e tessuti.
Le ricerche più recenti si sono concentrate, in particolare, sulla caffeina. l’Institute For Immunity, Transplantation and Infection della Stanford University in California (Usa) ne ha evidenziato la capacità di bloccare la proteina IL-1-beta, che causa infatti processi infiammatori.
La Società italiana di andrologia ha dimostrato, d’altro canto, che stimola il tessuto erettile, riducendo fino ad un terzo il rischio di disfunzione.
Infine gli scienziati del Boston Children’s Hospital hanno rilevato la sua efficacia nel dolore cronico, perché consente l’afflusso di dopamina al centro del piacere del cervello, alleviando così la sensazione di malessere.
Gli effetti positivi naturalmente dipendono dal quantitativo di caffè consumato. Dopo aver esaminato più di 740 studi, gli scienziati del Life Sciences Institute hanno stabilito che per un massimo di tre o quattro tazzine al giorno (300 mg di caffeina) non ci sono effetti collaterali, tra i quali rientrano tachicardia, insonnia, gastrite o ulcera, reflusso gastroesofageo, osteoporosi e anemia.
La mattina è il momento ideale per consumare questa bevanda, in particolare quando cominciano a diminuire i livelli di cortisolo circolanti, intorno alle 9:30-11:30, dato l’effetto potenziato ed energizzante della caffeina.
Solo un anno fa lo Iarc, l’agenzia dell’Oms dedicata alla ricerca sul cancro, ha scagionato il caffè dall’accusa di provocare tumori. Molti gli studi che mettono in relazione l’espresso con la riduzione del rischio tumorale.
Una ricerca su 7.000 uomini, condotta dall’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) con l’Istituto Superiore di Sanità, per esempio, ha dimostrato una riduzione del 50% delle probabilità di ammalarsi di cancro alla prostata per chi beve circa 3 caffè al giorno.
Altri benefici risiedono nella stimolazione della secrezione gastrica e biliare, favorendo il processo digestivo, nel miglioramento della funzionalità cardiovascolare e cerebrale, nella termogenesi (produzione di calore), agevolando il dimagrimento e nel potenziamento della performance fisica, dando energia durante il work out.